(ANSA) – GENOVA, 28 DIC – Un genitore amministratore di sostegno della figlia bisognosa di cure urgenti per la neuroriabilitazione di alta specializzazione all’estero ha vinto la battaglia al Tar della Liguria e ha ottenuto di vedersi riconosciuto dalla Asl 3 di Genova il rimborso per le spese sostenute in una clinica privata svizzera. I giudici amministrativi con sentenza hanno accolto il ricorso giudicando illegittimi i rifiuti opposti dall’Asl 3 ligure, ribadendo "la sussistenza dei presupposti per il trasferimento all’estero della paziente (patologia, necessità di cure di elevata specializzazione, assenza di centri idonei sul territorio nazionale)". Il Tar ha condannato l’Asl 3 ad accogliere le richieste del ricorrente presentate gli scorsi gennaio e maggio e a rimborsare le spese sostenute e documentate per l’effettuazione delle cure all’estero nel marzo e nell’agosto 2022. Visti i rifiuti dell’Asl 3, il genitore della figlia si era recato a proprie spese all’estero con la figlia e aveva impugnato al Tar gli atti negativi nei confronti della sua richiesta emanati dalla Asl 3 Genove e dal Centro regionale ligure di riferimento per le cure di neuroriabilitazione di alta specialità all’estero. Il Tar ha sottolineato che non è stata mai in discussione la "necessità d’implementare le cure che la giovane riceve sul territorio mediante sedute settimanali di fisioterapia, individuando in quest’ottica un centro di riferimento specializzato che possa abbinare periodi di intensività di cura con monitoraggio specialistico delle problematiche internistiche tipiche delle fasi più avanzate della malattia in modo da intercettarle precocemente". (ANSA).