Condanne complessive per oltre 39 anni di carcere per sei persone coinvolte a vario titolo nell’indagine su un presunto traffico di droga tra la Toscana e la Lombardia. La base dell’attività di spaccio sarebbe stata in un’azienda del settore del legno e arredo della Brianza.
L’indagine, condotta dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Massa, coordinati e diretti dalla direzione distrettuale antimafia di Genova, era sfociata lo scorso anno in cinque misure cautelari. Una sesta persona era stata denunciata a piede libero. Le indagini avevano coinvolto anche il territorio comasco.
La sentenza
Il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Genova Elisa Campagna ha condannato a oltre 39 anni di carcere in totale sei persone. Tra gli indagati due fratelli di 36 e 45 anni, residenti uno in Toscana l’altro in Lombardia. Sono indicati dagli inquirenti come i promotori dell’organizzazione. Indagato anche il padre 73enne, che avrebbe avuto compiti di trasporto dello stupefacente.
L’operazione
L’operazione era scattata al termine di un anno e mezzo di indagini. L’organizzazione, secondo quanto accertato dalle forze dell’ordine, acquistava, anche dall’estero, ingenti quantitativi di hashish, marijuana e cocaina. Dosi che venivano successivamente smerciate in diverse province d’Italia, in particolare a Massa e Lucca in Toscana e in Lombardia, nelle zone di Milano, Monza, Como e Varese. Nel corso delle indagini erano state arrestate altre 9 persone in flagranza di reato. Erano stati sequestrati complessivamente 134 chili di hashish, 673 di marijuana e numerose dosi di cocaina.