Manovra finanziaria in Lombardia. Con 43 sì (e 29 no) il Consiglio regionale, presieduto da Alessandro Fermi ha approvato il bilancio di previsione 2023-25 e la legge di stabilità. Ieri era passato il provvedimento legislativo cosiddetto collegato, contenente misure sui ticket sanitari e le opere pubbliche degli enti locali.
Dal bilancio lombardo 2023 emergono spese ed entrate che pareggiano a circa 26 miliardi. Quasi 21, destinati alla sanità. Nessun aumento delle tasse e possibilità di rimodulare gli investimenti nel triennio in base alle necessità dovute all’incremento dei costi delle materie prime e dell’energia. Il contributo della Lombardia alla finanza pubblica ammonta a 30,5 milioni mentre la perdita per minori entrate tributarie viene stimata in 370 milioni nel biennio 2020-21.
La legge di stabilità, completa la manovra e ha lo scopo di rifinanziare leggi regionali e dare continuità a programmi pluriennali di intervento. Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, 40 milioni all’anno saranno destinati al rinnovo del parco autobus. Altri fondi riguarderanno la manutenzione straordinaria di treni, tram e metropolitane, gli impianti a fune e la realizzazione di collegamenti ciclopedonali.
“Alla sanità, 20 miliardi 859 milioni“
Estese al 2023 e rese più incisive invece, le misure per la sostituzione di veicoli a maggior impatto ambientale con auto di ultima generazione. La legge interviene anche sulle spese del comparto sanità (si parla 20 miliardi 859 milioni), finanziando voci specifiche come l’erogazione di prestazioni extra rispetto a quelle essenziali, gli interventi per minori e l’acquisto di farmaci per pazienti con malattie rare. Per quanto riguarda i Pronto Soccorso, previste prestazioni aggiuntive dei medici, il ricorso a cooperative e la creazione di una centrale operativa (Centrale Medica Integrata) con il compito di contrastare il sovraffollamento delle strutture.
La manovra del Governo Meloni
Tra Natale e Capodanno resta invece da chiudere la manovra del Governo Meloni, oggi in commissione Bilancio alla Camera e attesa al Senato entro il 31 dicembre. “Le misure previste nella legge di bilancio per i Comuni sono insufficienti”, commenta Mauro Guerra, presidente di Anci Lombardia e sindaco di Tremezzina che sottolinea i rischi per molti comuni di non riuscire a predisporre i bilanci per il 2023 mentre sono pesanti anche le difficoltà per la chiusura del 2022. “Sottoscriviamo convintamente la richiesta di Anci nazionale per un incontro urgente con il presidente Meloni” aggiunge Guerra.