(ANSA) – LONDRA, 20 DIC – Seconda giornata di sciopero nazionale, oggi, per migliaia di infermiere e infermieri del servizio sanitario britannico (Nhs): impegnati come altre categorie in un duro braccio di ferro con il governo conservatore di Rishi Sunak per l’adeguamento dei salari oltre il muro dell’inflazione galoppante e protagonisti giovedì d’una prima protesta di portata nazionale, senza precedenti nel settore. L’astensione dal lavoro, proclamata dal Royal College of Nursing (Rcn), sindacato di riferimento degli infermieri, sta producendo disagi inevitabili per pazienti e famiglie negli ospedali, negli ambulatori e in altre strutture. L’assistenza vitale è assicurata, ma molti interventi ordinari (anche essenziali) non sono garantiti. Il premier Sunak intervistato dal Daily Mail, ha ribadito da parte sua la linea "della fermezza" dell’esecutivo nei confronti di questa come di altre categorie strategiche di servizio pubblico del Regno scese sul piede di guerra (in primis nel bellicoso settore ferroviario). Insistendo d’esser pronto a negoziare, ma solo sulla base di adeguamenti ritenuti sostenibili per il bilancio dello Stato. Mentre la leader sindacale dell’Rcn, Pat Cullen, ha denunciato come rigido l’atteggiamento del governo, avvertendo che la vertenza – dopo la pausa prevista nel periodo di Natale e Capodanno – potrebbe durare ancora a lungo nel 2023, fino a "sei mesi". Domani scioperano intanto gli addetti delle ambulanze, i cui sindacati si sono detti in grado di garantire il servizio solo per il trasporto di persone in imminente pericolo di morte; e nemmeno – ad esempio – per tutti i casi di sospetti attacchi di cuore. (ANSA).