Un altro tassello arricchisce il progetto CurArti sviluppato dalla Fondazione Il Circolo della Bontà in sinergia con l’Asst Sette Laghi. Questa mattina nella hall del monoblocco dell’Ospedale di Circolo di Varese è stato inaugurato un nuovo allestimento che valorizza il restauro del “San Carlo che elargisce l’elemosina ai poveri”. L’opera fu realizzata da Francesco Innocenzo Torriani, pittore nato a Mendrisio nel 1648 e morto nel 1700 a Como, dove aveva bottega. Rappresenta una delle tele più preziose della quadreria dell’ente ospedaliero, ora riportata all’attenzione di pazienti e visitatori.
“Un passaggio significativo dopo i due anni di pandemia”
«C’è stato un tempo in cui la cultura del lascito solidale e della donazione liberale, in altre parole la cultura della bontà, ha fatto crescere gli ospedali pubblici, specialmente nella nostra Lombardia». Spiega Gianni Spartà, presidente della Fondazione. «Di questa miscela di responsabilità sociale e impegno sanitario c’è di nuovo bisogno. La Fondazione Il Circolo della Bontà lo ha sperimentato durante i mesi tragici della pandemia. Dello stretto rapporto solidale tra le cittadinanze e i luoghi di cura è vivida testimonianza anche l’arte. Ecco perché – ha aggiunto – abbiamo finanziato il restauro e la condivisione del “San Carlo” che torna dopo tanti anni all’ospedale di Circolo. È un passaggio significativo dopo i due anni di pandemia».
Il dipinto
«Il dipinto rievoca la figura dell’arcivescovo di Milano, Carlo Borromeo che nel 1567, in visita pastorale a Varese, constatò l’inadeguatezza dei due nosocomi esistenti, fondati nel Medioevo. E ne istituì uno nuovo: l’Ospedale dei Poveri, che aveva tra i propri compiti anche l’assistenza agli indigenti. Il dipinto ricorda, quindi, la carità del santo ma anche la continuità, nel secolo successivo, dell’istituzione da lui fondata». Spiega Anna Maria Ferrari, docente di Storia dell’Arte e componente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Il Circolo della Bontà.