(ANSA) – MILANO, 15 DIC – Negli accertamenti dei carabinieri sull’omicidio del medico Giorgio Falcetto, ucciso a colpi d’accetta da Benedetto Bifronte, 62 anni, emerge che, nella documentazione nella direzione sanitaria, vi è traccia di un contatto tra il medico e l’aggressore il 2 febbraio 2021 al pronto soccorso di San Donato. L’uomo lamentava uno stato di agitazione e dolore toracico e gli fu data una prognosi di sette giorni per dolori alla cervicale e influenza. Bifronte sostiene di essere stato male in seguito e nelle sue dichiarazioni spontanee, tutte da verificare, ha raccontato di aver visto il medico quel giorno fuori dalla clinica San Donato, di averlo riconosciuto, ma che non ne sapeva il nome. Poi è risalito in auto. Ha tamponato quella del medico, quindi durante un litigio, ha impugnato l’accetta e ha colpito Falcetto. Bifronte sarà interrogato nelle prossime ore per la convalida del fermo. (ANSA).