Aveva nascosto un dispositivo bluetooth sotto i vestiti per cercare di superare l’esame di teoria della patente di guida con l’inganno. Un 31enne di origini pakistane residente a Montano Lucino, in provincia di Como, è stato denunciato a piede libero dalla polizia.
È accaduto nelle scorse ore, quando gli agenti della squadra volante sono intervenuti negli uffici della motorizzazione civile di Como, allertati da uno degli esaminatori in servizio che aveva notato un giovane in atteggiamenti sospetti.
Secondo quanto ricostruito, l’uomo, che faceva fatica a comprendere la lingua italiana, si sarebbe presentato molto agitato per sostenere l’esame teorico per ottenere la patente. Arrivati sul posto, i poliziotti hanno perquisito il 31enne, trovandogli addosso, nascosto sotto i vestiti, un dispositivo bluetooth provvisto di sim-card collegato ad un auricolare.
Un tentativo di truffa noto e ampiamente documentato. Il candidato, come successo già diverse volte nei mesi scorsi, avrebbe cercato di superare la prova con l’aiuto di un suggeritore esterno. Anche questa volta, però, il tentativo è fallito.
Portato in questura, dopo il sequestro dell’attrezzatura, l’uomo è stato denunciato a piede libero come previsto dalla legge 475 del 1925, che punisce chiunque presenti opere di altri per superare esami o concorsi pubblici.
ritengo sia discriminatorio pretendere che gli stranieri debbano rispondere ai quiz x ottenere la patente di guida in una lingua diversa dalla propria. Per tanti la patente serve x abilitarsi ad un lavoro onesto che permette di inserirsi nella società.