Il direttore sanitario dell’Asst Lariana Matteo Soccio va in pensione e lascia l’azienda. Sarà sostituito temporaneamente da Roberto Pusinelli, attuale direttore del dipartimento gestionale di Emergenza, rianimazione e anestesia.
“Ringraziamo Matteo Soccio per il prezioso lavoro svolto in questi anni in Asst Lariana – sottolinea il direttore generale, Fabio Banfi – Sono stati molti i traguardi raggiunti grazie al suo contributo. Penso ad esempio alla ridefinizione dell’assetto chirurgico aziendale, studiato e realizzato durante l’emergenza pandemica. Al rilancio della chirurgia robotica. Alla configurazione del dipartimento di neuroscienze, che verrà deliberato a breve, l’ulteriore sviluppo dell’area testa-collo e la complessiva riorganizzazione del blocco operatorio”.
Il nuovo incarico
Matteo Soccio terminerà il servizio venerdì 9 dicembre. In via provvisoria e temporanea, in attesa delle procedure per nominare il nuovo direttore sanitario, sarà Roberto Pusinelli, a rivestire il ruolo. “In questo momento – precisa Fabio Banfi – il presidio delle attività di emergenza-urgenza e dei pronto soccorso aziendali è strategicamente al centro delle nostre attenzioni. Pertanto, la nomina del dottor Pusinelli è il giusto riconoscimento”.
Il pronto soccorso
Il pronto soccorso deve gestire accessi di pazienti molto elevati. La conseguenza sono disagi per le attese e la gestione dei pazienti. “Stiamo adottando tutti i provvedimenti previsti dalla Regione per rendere più efficiente il flusso dei pazienti dal pronto soccorso verso le aree di degenza”, sottolinea il direttore generale. “E’ stato effettuato un lavoro preparatorio importante. Abbiamo condiviso i i contenuti di un protocollo operativo. Ogni azione che sarà intrapresa nel corso dei prossimi giorni avrà come obiettivo quello di alleggerire il carico del reparto di emergenza. Al pronto soccorso ormai ogni giorno si registrano accessi oltre i numeri previsti. Vogliamo garantire il miglior percorso di cura possibile per i cittadini che si rivolgono ai nostri pronto soccorso”.