(ANSA) – LISBONA, 06 DIC – Dopo un fine settimana caotico in diversi servizi d’urgenza ospedaliera in Portogallo, neanche questa settimana si annuncia delle migliori, soprattutto nell’area metropolitana di Lisbona. Il tempo medio d’attesa per un paziente della capitale in un pronto soccorso è di circa undici ore, se ha la fortuna di trovarlo aperto. Quelli in funzione soffrono della chiusura di altri centri per mancanza di personale. È di oggi la notizia che il servizio di urgenza pediatrica di Setúbal, grosso centro a sud del Tago e a pochi chilometri da Lisbona, resterà chiuso per l’intera settimana. Il Servizio sanitario nazionale portoghese non sembra essere riuscito a superare lo stress da pandemia, e i rigori della stagione fredda, con il conseguente aumento dei malanni, certamente non aiutano. Il contesto è aggravato dal fatto che scarseggiano i medici di famiglia. Nel 2022, al picco dei pensionamenti fra il personale medico, è arrivato a un milione e 400 mila il numero di portoghesi senza medico di famiglia, il 25% dei quali proprio nella capitale. Organizzati in centri sanitari di quartiere, le Unità di salute familiare (sorta di case di comunità o spazi poliambulatoriali), negli ultimi tempi i medici di base hanno anche esteso l’orario di ricevimento del pubblico, ma la risposta risulta ancora insufficiente e ciò finisce fatalmente per riversarsi sui pronto soccorso già allo stremo. Il nuovo Ministro della salute, Manuel Pizarro, che a settembre ha sostituito la precedente ministra Marta Temido proprio in seguito a dei casi di decesso nei servizi d’urgenza ospedaliera, nega il caos, ma riconosce il momento difficile e annuncia nuove assunzioni a partire dell’inizio del prossimo anno. (ANSA).