Spunta, tramite la posizione personale ma pur sempre di un consigliere comunale del Pd di Como, l’ipotesi di un trasferimento dei migranti accampati alla stazione San Giovanni nella vicina area dell’ex Scalo merci. Si tratta della vasta area abbandonata da anni che sorge esattamente alla fine dell’ampio parcheggio a pagamento poco prima dello scalo cittadino. Ne fanno parte anche due grandi capannoni in disuso, sebbene in realtà già decisamente popolati come dimostrano le poltrone all’esterno, i panni stesi e il continuo andirivieni di giovani stranieri con lo zaino in spalla.
Come detto, a proporre l’ipotesi è il consigliere comunale dem, Guido Rovi, che precisa di esprimere a titolo personale.
“Con toni diversi viene detto che non è più emergenza, ma è una fase storica – dice – Lo vediamo con tutte le persone che sono accampate da un mese in stazione e che vogliono stare lì, perché è il modo più semplice per poi andare via a nord. O capiamo le loro motivazioni o cadiamo nell’emotività del samaritano o decisamente peggio della squadraccia”.
“Giustissima la solidarietà, grandissimo rispetto per tutti i volontari – chiude Rovi – ma non può essere lo spontaneismo a gestire queste situazioni, a un certo punto spetta allo Stato intervenire. Altrimenti vuol dire che va bene così. Sinceramente credo che ora non si possa più non prendere in considerazione di usare lo scalo merci”.
Oggi pomeriggio, infine, dopo la richiesta formale avanzata dall’esponente di Forza Italia, Anna Veronelli, l’assessore ai Servizi sociali Bruno Magatti incontrerà i consiglieri per fare un punto della situazione sul caso migranti.