(ANSA) – PECHINO, 29 NOV – La Cina accusa il premier britannico Rishi Sunak di "calunnie" e "pregiudizio ideologico" per aver affermato che la "golden era" dei rapporti con Pechino era finita, lasciando spazio a una "sfida sistemica ai nostri valori" da affrontare con un "robusto pragmatismo" di fronte alla repressione a Hong Kong e alle violazioni dei diritti umani nello Xinjiang. Le osservazioni della parte britannica "sono piene di pregiudizi ideologici e calunniano in modo maligno le politiche della Cina", ha replicato Pechino in una nota della sua ambasciata a Londra. Per quanto riguarda le politiche su Hong Kong e Xinjiang, "sono affari interni della Cina e la Gran Bretagna non ha alcuna qualifica o diritto per fare commenti irresponsabili". Londra, inoltre, "confonde bianco e nero con secondi fini e dovrebbe riflettere sulla propria mentalità coloniale", quando invece farebbe bene a venire incontro alla Cina per "gestire le divergenze sulla base del rispetto reciproco", mettendo da parte i pregiudizi, rispettando i fatti e "smettendo di calunniare la Cina con le interferenze nei suoi affari interni". Perché si tratta di un approccio che "crea artificialmente ostacoli allo sviluppo delle relazioni". (ANSA).