(ANSA) – VENEZIA, 23 NOV – Quella del 22 novembre 2022 è stata una giornata che anche il Suem118 di Venezia ricorderà a lungo. Se l’intervento del Mose, infatti, ha preservato la città di Venezia da un’acqua alta di eccezionale livello, le condizioni della laguna sono state comunque proibitive. "Vento molto forte e onde alte – spiega il Direttore del Suem118 di Venezia, il dottor Andrea Paternoster – hanno reso il nostro lavoro, a bordo delle idroambulanze, quasi impossibile. E però non una delle missioni a cui siamo stati chiamati è stata rimandata o posticipata. Nella giornata di ieri, ben 41 sono state le missioni effettuate dalle nostre idroambulanze, e il nostro personale ha gestito così due codici rossi, 12 codici gialli, e 27 codici verdi. Una delle missioni ci ha portato a Burano, e in questa missione particolare è stato preziosissimo il supporto dei Vigili del Fuoco: hanno messo a disposizione una imbarcazione che ci ha consentito di affrontare anche le condizioni proibitive della laguna aperta". "Navigare ieri poteva davvero fare paura – sottolinea Paternoster – ma nessuno dei miei operatori, donne e uomini, ha fatto la seppur minima obiezione, o si è tirato indietro di fronte al rischio e alle difficolta". Durissime le condizioni in cui il Suem118 ha lavorato anche una volta a terra: vento, pioggia e freddo, resi ancor più fastidiosi dalla complicata logistica della città d’acqua, hanno davvero fatto diventare faticosissimi ogni uscita e ogni turno. Un plauso agli operatori del Suem118 di Venezia è giunto, al termine della giornata particolarissima di ieri, dal Direttore dell’Ospedale Civile, il dottor Fabio Graceffa: "Anche in quella che probabilmente è stata la loro giornata più difficile, gli operatori del Suem118 hanno dimostrato la loro abnegazione e la loro professionalità. Hanno infatti consentito all’Ospedale di accogliere tutti coloro che avevano bisogno". (ANSA).