(ANSA) – PESCARA, 23 NOV – "Il dolore che tutti hanno provato di fronte a questa tragedia è stato il motore di questo ufficio, e a questo dolore vogliamo dare una risposta". È uno dei passaggi della requisitoria del sostituto procuratore Anna Benigni che ha aperto la fase dibattimentale del processo sulla tragedia di Rigopiano, in corso al tribunale di Pescara. Il 18 gennaio 2017 una valanga travolse il resort di Farindola (Pescara) uccidendo 29 persone, mentre si salvarono in undici. "Non sempre gli enti hanno a cura l’incolumità o l’interesse collettivo – ha successivamente detto il pm citando anche le vicende di Sarno e Genova – Comune o Prefettura, per esempio, avrebbero dovuto fare il loro dovere o impedendo la costruzione dell’hotel o evacuando la struttura, così come l’unica strada disponibile avrebbe dovuto essere pulita e questa era l’ultima possibilità di salvare le persone dell’hotel di Rigopiano". Il pm Benigni, in apertura, ha ricordato le 29 vittime e le loro storie, proiettando in aula delle slide con i loro volti. (ANSA).