“Questa notte alle 4 il nostro caro Bobo ci ha lasciati”. Così la famiglia sui social ha comunicato la morte di Roberto Maroni, all’età di 67 anni. “A chi gli chiedeva come stava, anche negli ultimi istanti, ha sempre risposto ‘bene’. Eri così Bobo, un inguaribile ottimista. Sei stato un grande marito, padre e amico” si legge ancora. Maroni si è spento, dopo un periodo di malattia, nella sua casa di Lozza, in provincia di Varese.
Avvocato, leghista, tre volte ministro (due volte all’Interno e una al Lavoro) e una volta vicepremier, segretario della Lega, governatore della Lombardia. L’incontro con Umberto Bossi segnò la svolta. Fu tra gli 80 leghisti a rappresentare per la prima volta il Carroccio in parlamento nel 1992. La nomina al viminale e vicepresidente del Consiglio nel 1994. “Il barbaro sognante”. Musicista, velista e milanista doc. La sua politica fatta di toni moderati. Aveva annunciato 2 anni fa la sua candidatura a sindaco di Varese, poi la scoperta della malattia e la decisione di ritirarsi lo scorso anno.
Le reazioni
Da quando è stata comunicata la notizia della morte si susseguono i messaggi di cordoglio. “Grande segretario, super ministro, ottimo governatore, leghista sempre e per sempre. Buon vento Roberto”. Lo ha scritto sui social il leader della Lega Matteo Salvini.
Ed è tutto il governo oggi a stringersi ai familiari di Maroni attraverso le parole della premier Giorgia Meloni che ha parlato di “Un amico, un politico intelligente e capace, un uomo che ha servito le Istituzioni con buonsenso e concretezza”. “Nei suoi due mandati al ministero dell’Interno ha saputo offrire, con rinnovato slancio, un fondamentale contributo nella lotta alle mafie. Al contempo, grande interprete delle esigenze dei territori, ha saputo innovare gli strumenti a disposizione di prefetti, sindaci e Forze dell’ordine per tutelare con forza la legalità e la sicurezza dei cittadini”. Ha dichiarato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.
“Perdiamo un uomo che ha fatto la storia del nostro movimento e un punto di riferimento per intere generazioni di leghisti”. Così Fabrizio Cecchetti, coordinatore lombardo della Lega. Era “un amico, più volte autorevole ministro dei miei governi”. Ha aggiunto il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi.
“Piango l’addio di un amico con il quale ho condiviso gran parte della mia vita politica. Una persona intelligente e mai sopra le righe” ha sottolineato il governatore lombardo, Attilio Fontana.
Condoglianze alla famiglia, agli amici e alla comunità politica della Lega, arrivano dal segretario lombardo del Pd, Vinicio Peluffo. A cui si aggiungono le parole del vicepresidente dei senatori dem, Alessando Alfieri. “Avevamo idee diverse ma anche nei momenti più duri ho apprezzato il suo essere un uomo libero e sempre aperto al dialogo”.
Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato ai familiari di Roberto Maroni un messaggio di cordoglio.