Operazione dei carabinieri all’alba di oggi. Smantellata una banda di rapinatori responsabili, secondo l’accusa di assalti a mano armata tra l’Italia e la Svizzera. I militari dell’Arma hanno arrestato due dei presunti componenti della banda, della quale farebbero parte altri otto malviventi, quattro dei quali già arrestati nei mesi scorsi e in carcere nella Confederazione Elvetica.
Il blitz coinvolge le province di Como, Milano e Monza-Brianza. Impegnati i militari del nucleo investigativo del comando provinciale di Como, in collaborazione con il radiomobile della compagnia di Cantù, i comandi territoriali competenti, le unità cinofile del gruppo di Casatenovo e di squadre del comando provinciale di Milano e del reggimento Piemonte. Un massiccio dispiegamento di forze per l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare del tribunale di Como nei confronti di due persone accusate a vario titolo di rapina pluriaggravata anche dall’uso delle armi, ricettazione aggravata, porto illegale di armi comuni da sparo, incendio e furto in abitazione.
L’indagine sfociata nell’operazione di oggi è iniziata nell’ottobre dello scorso anno, dopo alcune rapine a mano armata in distributori di benzina in Svizzera, poco oltre il confine. I carabinieri hanno individuato un gruppo criminale italiano, con base tra le province di Como, Varese, Monza-Brianza e Milano, specializzato in furti e rapine a mano armata tra l’Italia e la Svizzera.
Nel dicembre dello scorso anno, in collaborazione con i carabinieri di Como, la polizia del Canton Ticino ha arrestato in flagranza 4 italiani, uno dei quali già ricercato in Canton Ticino per un assalto ad un portavalori nel 2019, che stavano per portare a termine una rapina a mano armata in una banca a Molinazzo di Monteggio, in Svizzera. I fermati sono stati accusati anche di un’ulteriore rapina a mano armata in una ditta di Grandate il 13 gennaio scorso.