(ANSA) – GENOVA, 16 NOV – L’inchiesta sulle morti durante la pandemia di Covid nelle Rsa di Genova va verso l’archiviazione. La procura chiederà al giudice per le indagini preliminari entro questa settimana di valutare la richiesta. Erano 12 le persone indagate, tra direttori e dirigenti di sei strutture: la Rsa di Chiavari, la Residenza Anni Azzurri Sacra Famiglia di Rivarolo, il Centro di riabilitazione, il Don Orione Paverano, La Camandolina e la Residenza San Camillo. L’inchiesta dei Nas, coordinata dai pm Daniela Pischetola e dall’aggiunto Francesco Pinto, era nata dopo una serie di esposti di familiari di anziani morti nella prima ondata di Covid, e cioè tra febbraio e aprile 2020. Era stato anche incaricato un pool di esperti, guidato dal professore Giancarlo Icardi, che aveva analizzato più di mille cartelle cliniche di un arco di tempo di cinque anni. Dallo studio era emerso che nelle sei case di riposo coinvolte il numero dei decessi nei mesi di febbraio, marzo e aprile aveva superato anche del duecento per cento quello degli anni precedenti. Era stato anche registrato un aumento della mortalità del 120%, in tutte le case di riposo del territorio genovese rispetto alla media dei tre anni precedenti. Negli esposti alcuni dipendenti avevano denunciato che i dirigenti avevano proibito l’uso dei Dpi per non spaventare gli utenti, in altri casi che non vi era stata una separazione dei reparti. Alcuni direttori avevano invece puntato il dito contro Alisa, l’agenzia regionale che gestisce la sanità, dicendo che erano stati obbligati a tenere dentro i pazienti infetti per non intasare gli ospedali. Per i magistrati, però, non sarebbe stato facile stabilire il nesso di causalità tra le morti e le eventuali mancanze riscontrate. Inoltre, il reato di pandemia, nella fase iniziale, era difficile da contestare visto che era un evento eccezionale. (ANSA).