(ANSA) – VENEZIA, 10 NOV – Anche l’intelligenza artificiale entra nel bagaglio dei moderni investigatori di polizia per intercettare l’espansione delle forze criminali, in particolare della ‘ndrangheta. Ne ha parlato oggi a Venezia, alla IX Conferenza sulla cooperazione internazionale tra le forze di polizia il vice direttore della Pubblica Sicurezza, prefetto Vittorio Rizzi, sottolineando che i pilastri di questa cooperazione "non sono solo lo scambio di informazioni e dati, ma soprattutto lo scambio di esperienze". E in questa direzione, ha ricordato, l’Italia si è fatta promotrice di nuovi strumenti, come il Law Enforcement Forum, che ha unito tutti i paesi dell’Unione in un confronto volto alla prevenzione dei rischi di infiltrazione della criminalità organizzata nel piano di implementazione delle risorse del Pnrr e, in ambito Interpol, con la conduzione del progetto I-CAN (Interpol Cooperation Against Ndrangheta). Programma che, per un attacco strutturato e globale alla ‘ndrangheta, ha illustrato Rizzi "potrà avvalersi del primo algoritmo predittivo di intelligenza artificiale per intercettare le strategie espansionistiche dell’organizzazione criminale e anticipare la minaccia". (ANSA).