Il numero delle imprese metalmeccaniche in provincia di Como è in calo, ma aumentano gli addetti del comparto. Emerge dal rapporto “Le imprese metalmeccaniche lariane: demografia di impresa, addetti, congiuntura e interscambio commerciale” curata dall’ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Como-Lecco. Al 30 giugno 2022 le imprese attive del comparto a Como sono 2.088 e la provincia si colloca al nono posto nella graduatoria lombarda. Il settore occupa circa 18.800 persone, collocando la provincia al decimo posto in Lombardia. Negli ultimi sei anni e mezzo Como ha perso 124 imprese (-5,6%), due di queste nel primo semestre del 2022.
Dal 2016, il comparto nel Comasco conta su 182 lavoratori in più, 96 dei quali si sono aggiunti nei primi sei mesi di quest’anno.
Le aziende artigiane del metalmeccanico a fine giugno in provincia sono 1.242. Como ne ha perse 141 dal 2016. Da gennaio 2022 il calo è stato di sei unità.
Dati positivi per le esportazioni comasche, il cui valore assoluto cresce del 6,6% rispetto ai primi sei mesi del 2021. L’export metalmeccanico di Como rappresenta il 2,6% del totale regionale del comparto. Incrementi anche per l’import, che rispetto alla media semestrale 2019 cresce del 28,8%, in particolare per metallurgia, elettronica e apparecchi medicali e macchinari.
Segno più anche per la produzione industriale, che rispetto allo stesso periodo del 2021, a Como registra un aumento del 20,8%.
“Il metalmeccanico è un fiore all’occhiello dell’economia lariana e i numeri lo dimostrano. – commenta il presidente della Camera di commercio di Como-Lecco, Marco Galimberti – È in atto un processo di progressiva concentrazione del settore: il numero delle imprese è in calo, ma aumentano gli addetti. Fino all’esplosione dell’inflazione, del costo dell’energia e delle materie prime, la meccanica lariana aveva il vento in poppa. Dobbiamo sostenere le nostre aziende, che hanno sempre dimostrato grande resilienza, anche in questo periodo difficile”.+