(ANSA) – LUCCA, 03 NOV – La Gdf ha smascherato un’organizzazione con base in Versilia accusata di praticare usura, estorsione ed esercizio abusivo del credito. Secondo gli investigatori faceva profitti da oltre 1 milione di euro e applicava tassi usurari dal 150% al 2000%. Sono otto gli indagati cui è stato notificato ora l’avviso di conclusione delle indagini, tra le accuse c’è anche quella di associazione a delinquere. Il sodalizio aveva a capo due soggetti, di Viareggio, gravati da precedenti specifici, e poteva contare su altre sei persone, tutte della Versilia. Ricostruito il modus operandi, che risulta quello tipico delle organizzazioni criminali dedite all’usura secondo uno schema che consisteva in "prestito di denaro, richiesta di rientro del capitale erogato aumentato da tassi altissimi e ottenimento delle somme dietro minacce e ritorsioni, spesso rivolte anche a carico dei familiari delle vittime". In alcuni casi, gli indagati hanno ottenuto somme di denaro anche in modo diverso dall’accordo usurario, in particolare costringendo una delle persone usurate ad emettere assegni tratti dai conti correnti di una cooperativa per la quale lavorava. Le intercettazioni tecniche dimostrano che le vittime andavano di persona presso un’azienda riconducibile ad uno degli usurai per richiedere e restituire somme di denaro, anche considerevoli. Le attività investigative a Viareggio risalgono al periodo immediatamente precedente alla pandemia e sono state sviluppate attraverso l’esecuzione di accertamenti bancari, sopralluoghi, pedinamenti, intercettazioni telefoniche e ambientali nonché riprese audio-video. (ANSA).