(ANSA) – CAMPOBASSO, 29 OTT – San Giuliano di Puglia (Campobasso) dall’anno del terremoto, il 2002, ad oggi ha perso oltre il 15% della popolazione: gli abitanti erano all’incirca 1.150 e ora sono meno di 1.000. La stessa sorte è toccata agli altri Comuni dell’area del cratere sismico. Anche per questo molte delle mastodontiche opere realizzate con la ricostruzione ora sono inutilizzate. Chiusi il laboratorio e il centro polifunzionale, di fatto chiuso anche il museo multimediale dove c’è anche una sala per convegni e spettacoli; da qualche mese ha chiuso – a causa del caro energia e dei pochi iscritti – pure la grande piscina, mentre la scuola Jovine, realizzata al posto di quella crollata il 31 ottobre di 20 anni fa, è utilizzata solo in parte. "Sentiamo tantissimo il problema dello spopolamento – conferma il sindaco del paese Giuseppe Ferrante – tanto che proprio quest’anno, per evitare le pluriclassi, abbiamo sperimentato con un paese vicino l’unione delle scuole: i ragazzi di San Giuliano frequentano le Medie a Bonefro e i bambini di Bonefro frequentano le elementari a San Giuliano". (ANSA).