10 milioni di euro, tanto arriverà a spendere il Comune di Como se i prezzi non si abbasseranno. Il caro energia si abbatte su Palazzo Cernezzi e mette a rischio i servizi per i cittadini. A dirlo in consiglio comunale, senza giri di parole, è il sindaco Alessandro Rapinese confermando l’allarme lanciato nei giorni scorsi dall’Anci Lombardia (l’associazione nazionale dei comuni).
“Le mie previsioni si sono rivelate corrette per quanto riguarda i consumi”. Ha detto il primo cittadino ai consiglieri. “Se il prezzo della materia prima non calerà, la relazione, riferita al mese di settembre, parla di 10 milioni per l’anno prossimo partendo dai 2 milioni e mezzo sul titolo primo, questo ci paralizzerebbe completamente per quanto riguarda i servizi e la spesa corrente. Ormai – ha aggiunto il sindaco – guardo il prezzo del gas quotidianamente”.
Rapinese ha poi spiegato all’aula di aver commissionato agli uffici uno studio per il consumo di ogni edificio comunale che sarà pronto nei prossimi giorni.
“Abbiamo stabili interi fruiti da due o tre persone – ha chiarito – e stiamo valutando, d’accordo con tutti, di poter effettuare degli spostamenti”. “E’ una nuova emergenza mai affrontata in termini di razionalizzazione in ambito scolastico e degli spazi pubblici – chiarisce ancora il sindaco – e non riguarderà soltanto l’inverno ma anche il periodo estivo per l’elettricità. Le conseguenze di una guerra sono state queste e – conclude – noi siamo in guerra con i prezzi”.