(ANSA) – ROMA, 24 OTT – Quattordici anni di carcere per il pusher che per 15 ore, il tempo in cui Maddalena Urbani è stata in agonia, non allertò i soccorsi per tentare di salvare la 21enne, figlia del medico Carlo Urbani che per primo al mondo isolò la Sars, morta nel 2021 a causa di un mix di droga e farmaci a Roma. I giudici della prima Corte d’Assise, dopo oltre quattro ore di camera di consiglio pur riconoscendo per lo spacciatore di origini siriane, Abdulaziz Rajab le attenuanti generiche hanno riconosciuto valido l’impianto accusatorio della Procura per il reato di omicidio volontario con dolo eventuale. La corte ha invece derubricato in omissioni di soccorso l’accusa per l’altro imputato, Kaoula El Haouzi, amica della Urbani, per la quale sono stati disposti due anni di carcere. In favore delle parti civili stabilita una provvisionale complessiva di 170 mila euro. Nei confronti del pusher il pm Pietro Pollidori aveva chiesto una condanna a 21 anni. circa 15 ore. (ANSA).