(ANSA) – ASCOLI PICENO, 17 OTT – "Per la prima volta, con il nuovo anno scolastico, tutti gli Istituti storici marchigiani della Resistenza e dell’Età Contemporanea saranno privati dei docenti che tradizionalmente venivano assegnati dall’Ufficio Scolastico Regionale, su indicazione degli istituti stessi". Lo denunciano in una nota congiunta gli istituti storici di Macerata e Ascoli: "si tratta di figure numericamente esigue (all’inizio 5 poi progressivamente ridotte), ma di fondamentale importanza, in quanto referenti della didattica e anello di congiunzione con scuole e territorio delle rispettive province". "Le difficoltà dei rapporti con l’Usr Marche si erano acuite già da qualche anno, – precisano gli Istituti – ma nonostante i crescenti problemi (peraltro assenti nelle altre regioni) alcuni istituti storici avevano potuto avvalersi dei docenti che, dopo aver superato la selezione per i progetti nazionali, venivano di fatto utilizzati negli istituti stessi. Da quest’anno, nel bando che disciplina la selezione del personale per i progetti sopra citati, – affermano – è stato azzerato da parte dell’Usr Marche qualsiasi riferimento all’insegnamento della storia e agli Istituti della Resistenza e dell’Età Contemporanea; inoltre è stata negata la possibilità di utilizzare in maniera continuativa e organica il personale docente di ruolo (si parla di 2 unità nelle Marche) negli istituti storici che ne avevano fatto richiesta, come avvenuto negli anni precedenti e come normalmente succede nella altre regioni italiane". "A ciò si aggiunga – proseguono – che non è stata presa in alcuna considerazione dalle autorità scolastiche regionali la proposta di un piano di lavoro per il nuovo anno scolastico, presentata all’inizio dell’estate e frutto della preziosa esperienza dell’Istituto nazionale ‘Ferruccio Parri’ di Milano e degli istituti marchigiani che ad esso fanno capo". (ANSA).