(ANSA) – ROMA, 14 OTT – Nei prossimi mesi in media 1 persona ogni 36 secondi potrebbe morire di fame in Africa orientale per la siccità la che non accenna ad attenuarsi, mentre milioni di persone sono già sull’orlo della carestia. È l’allarme lanciato con un comunicato da Oxfam sul rapido deterioramento della situazione in Somalia, Etiopia e Kenya. La Somalia, in particolare, sta affrontando la più grave crisi alimentare di sempre: il numero di persone che soffrono la fame è infatti già oltre quello registrato durante la carestia del 2011, quando morirono oltre 250 mila persone. In gran parte del Corno d’Africa non piove più da ormai quattro stagioni, e nei prossimi tre mesi la situazione potrebbe rimanere la stessa. "Gli ultimi dati mostrano che il tasso di mortalità per fame in Somalia, Etiopia e in Kenya è addirittura aumentato da maggio, quando già si registrava 1 vittima ogni 48 secondi, a fronte della carenza degli aiuti internazionali necessari a fronteggiare l’emergenza alimentare", ha detto Francesco Petrelli, policy advisor su sicurezza alimentare di Oxfam Italia. "La situazione è sempre più grave e rischia di precipitare nelle prossime settimane anche nel vicino Sud Sudan, dove il conflitto in corso e le recenti inondazioni hanno portato la popolazione allo stremo. Al momento oltre 6 milioni di bambini nei quattro Paesi dell’area sono colpiti da malnutrizione acuta", ha aggiunto. Mancano oltre 3 miliardi di dollari per la risposta alla crisi alimentare in Africa orientale, e Petrelli chiede a comunità internazionale e donatori di intervenire "per scongiurare una delle più gravi carestie della storia recente. Siamo a un passo da una vera e propria catastrofe umanitaria su vasta scala". (ANSA).