(ANSA) – TUNISI, 14 OTT – La Guardia costiera tunisina ha recuperato 11 corpi in decomposizione di al largo del governatorato di Mahdia. "Gli undici corpi in decomposizione sono stati recuperati tra giovedì e venerdì. Dai resti sono stati prelevati campioni per l’analisi del Dna", ha detto all’Afp il portavoce della Guardia nazionale Houcem Eddine Jebabli. Bisogna ora capire se questi corpi appartengono o meno all’imbarcazione di fortuna partita da Zarzis naufragata oltre una ventina di giorni fa, con a bordo 18 migranti. I cadaveri di 8 persone con grande probabilità di nazionalità tunisina, sono stati ritrovati lunedì scorso dai pescatori di Zarzis organizzatisi in battute di ricerca. Mercoledì scorso centinaia di residenti di questa città costiera nel sud-est del Paese hanno manifestato per sollecitare le autorità a cercare i migranti scomparsi in mare e denunciare la sepoltura di tunisini in un cimitero destinato ai subsahariani. Nel contempo, le autorità tunisine hanno smantellato quattro reti di immigrazione clandestina, attive su una nuova rotta migratoria che passa attraverso la Turchia e poi la Serbia, secondo Jebabli. Nel periodo dalla primavera all’autunno, complici le condizioni meteorologiche favorevoli, il ritmo delle partenze dei migranti dalla Tunisia e dalla vicina Libia verso l’Italia è aumentato, con esiti sempre piu’ drammatici per alcuni. Di fronte alla pressione migratoria, le autorità tunisine faticano per intercettare o soccorrere i migranti a causa, dicono, della mancanza di mezzi. Secondo il ministero della Difesa tunisino, quasi 200 migranti, per lo più tunisini, sono stati intercettati in mare lo scorso fine settimana mentre tentavano di raggiungere l’Europa attraversando il Mediterraneo. Da inizio anno oltre 22.500 migranti sono stati intercettati al largo delle coste tunisine, di cui quasi 11.000 di origine subsahariana, secondo i dati ufficiali. Secondo l’agenzia europea Frontex, la rotta del Mediterraneo centrale è stata utilizzata da oltre 42.500 migranti da gennaio a luglio, con un aumento del 44% rispetto ai primi sette mesi del 2021. (ANSA).