La vittima è Lidia Nusdorfi, 35 anni, madre di due figli
È scesa dal treno, ha imboccato il sottopassaggio e ha guardato negli occhi la morte.
Una donna di 35 anni è stata uccisa ieri sera, poco dopo le 19.30, alla stazione delle Nord di Mozzate. Lidia Nusdorfi, è stata colpita con un’arma da taglio, forse un coltello, alla gola e al torace. L’aggressore non le ha lasciato scampo. Subito dopo l’agguato è fuggito a piedi, probabilmente ripreso dalle telecamere puntate sugli ingressi del cunicolo sotterraneo. La donna aveva una borsa e oggetti personali, che però non sono stati portati via. Si tende quindi ad escludere l’ipotesi di un delitto originato da una rapina; non si esclude, invece, il movente passionale. Gli investigatori stanno apprfondendo il vissuto della donna negli ultimi mesi, in particolare le relazioni sentimentali.
Sul posto sono giunti i carabinieri della compagnia di Cantù che hanno stretto un cordone impenetrabile attorno al luogo dell’omicidio, in attesa che da Como giungesse il pm di turno in Procura, Simone Pizzotti. Si sa che la donna, originaria di Garbagnate Milanese e residente a Rimini, madre di due figli, si era trasferita da pochi mesi in provincia di Como.
Ieri sera è giunta alla stazione di Mozzate con un treno proveniente da Milano. Con ogni probabilità, è andata incontro al suo tragico destino del tutto inconsapevolmente.
Saranno le indagini dei carabinieri a fare luce su quanto accaduto. Fino a ieri sera non si sapeva se l’omicidio avesse avuto qualche testimone.
Di certo, la chiamata di emergenza al 118 di Como, giunta attorno alle 19.30, è stata fatta da uno dei pochi passeggeri dei treni delle Nord sbarcati a Mozzate in una fredda giornata di fine inverno.
Qualcuno che dopo aver disceso i gradini del sottopassaggio si è trovato di fronte una scena terribile. Una donna riversa per terra, in una pozza di sangue. Non appena la notizia del delitto si è diffusa, a Mozzate sono giunti molti cittadini e anche alcune telecamere delle tv locali e nazionali. Nella piccola stazione delle Nord è intervenuta anche la Protezione civile, che ha coadiuvato i carabinieri nel compito di tenere lontane le persone curiose e in cerca di ulteriori informazioni.
(foto Fkd)