(ANSA) – LIMA, 05 OTT – Dopo due anni di incontri virtuali, l’Organizzazione degli Stati americani (Osa) torna a riunirsi in presenza con la 52/a Assemblea generale che si apre oggi a Lima e che si chiuderà venerdì con l’esame e la possibile approvazione di una serie di dichiarazioni e risoluzioni riguardanti scottanti temi internazionali, come Nicaragua, Ucraina, Venezuela, democrazia, ambiente e sicurezza alimentare. L’Assemblea sarà anche una occasione per il segretario di Stato americano Antony Blinken di confrontarsi con l’inconfutabile realtà di una America latina che negli ultimi anni è cambiata, portando al potere leader progressisti in Paesi chiave come Messico, Argentina, Cile, Colombia e Perù. Una ipotesi che, al termine del ballottaggio previsto il 30 ottobre fra Luiz Inacio Lula da Silva e Jair Bolsonaro, potrebbe riguardare anche il Brasile. Per questo Blinken, ha voluto accompagnare la sua presenza nel subcontinente americano con incontri con alcuni capi di Stato eletti di recente, come il colombiano Gustavo Petro, il cileno Gabriel Boric e il peruviano Pedro Castillo. Nella situazione geopolitca in evoluzione, gli Stati Uniti del presidente Joe Biden sono disposti sicuramente a rivedere i loro rapporti con la nuova realtà latinoamericana, ma vogliono evitare a tutti i costi che la svolta sia una opportunità per altri Paesi, e in particolare per la Cina, per aumentare la presenza economica e l’influenza politica. (ANSA).