(ANSA) – TRIESTE, 04 OTT – "La Procura Generale ha pronunciato la sua intenzione di ricorrere" contro la sentenza di primo grado che ha assolto, in quanto ritenuto non imputabile, Alejandro Augusto Stephan Meran dall’accusa di omicidio dei due agenti Matteo Demenego e Pierluigi Rotta. "Chiaramente dovrà richiedere l’esecuzione di un’altra perizia, perché allo stato degli atti la conclusione della perizia" depositata in primo grado "non può essere diversa. Il dramma è che in questi casi è il perito che decide la sorte del processo". Lo ha detto il Procuratore Capo di Trieste, Antonio De Nicolo, a margine di una messa nell’anniversario della morte dei due agenti. La notizia del ricorso, anticipata oggi da Il Piccolo, è stata quindi confermata da De Nicolo. Per quanto riguarda i tempi, ha aggiunto, l’atto deve essere presentato entro metà ottobre, "dopodiché la Corte di Assise d’Appello fisserà un’udienza probabilmente a gennaio". "Se la Corte – ha osservato – riterrà di fare un’altra perizia bisogna vedere come concluderà". In generale, si tratta di "un caso controverso e complesso, in cui c’è stata un’importante perizia fatta nella fase dell’udienza preliminare che ha concluso in maniera difforme" rispetto a quella del primo grado. "E’ ragionevole supporre che ne venga fatta un’altra". E ancora, "la materia psichiatrica è materia scientifica, non possiamo noi non fidarci dei periti". Il dolore per la morte dei due agenti, ha concluso De Nicolo, "si rinnova quotidianamente. La ferita non si rimargina per tutti i servitori dello Stato, appartengano essi alla Polizia, ai Carabinieri e alla Magistratura. Siamo tutti sconvolti dal pensiero che due giovani vite di persone capaci ed entusiaste del loro lavoro siano state stroncate cosi prematuramente e senza un perché in un attimo di follia". (ANSA).