Palazzo Natta diventa Casa della cultura. Mezzo milione di euro per rilanciare il destino dello storico edificio. L’obiettivo della giunta è di trasformarlo in una Casa della cultura della città, un polo culturale aperto a tutti i cittadini.
Nel documento di fattibilità tecnico ed economica si legge che alcuni spazi di Palazzo Natta “saranno destinati a sale studio, altri potranno essere utilizzati per attività di formazione e aggiornamento di alta specializzazione a piccoli gruppi, esposizioni temporanee ed eventi collegati alle collezioni dei Musei civici, anche con l’utilizzo di strumentazioni multimediali, sinergie diverse con partner culturali della città, del territorio e internazionali”.
Un nuovo destino dunque attende l’edificio cinquecentesco, dopo circa vent’anni dall’intervento di “conservazione e adeguamento funzionale” realizzato a cavallo del 2000. Dopo l’inaugurazione nel 2005, l’edificio è stato dato in concessione in parte all’Università dell’Insubria, in parte al Politecnico di Milano, destinato a luoghi di rappresentanza e attività didattiche di eccellenza. Entrambi gli istituti universitari dal 2018 in poi hanno restituito al Comune di Como l’edificio.
La somma stanziata per l’intervento di recupero è pari – come detto – a 500mila euro. Gli interventi riguarderanno le coperture dell’edificio, finiture, solai e serramenti, gli impianti e l’abbattimento delle barriere architettoniche. Ancora: la messa in sicurezza del soffitto ligneo del salone d’onore per ospitare eventi. Infine al pian terreno “verrà avviata in via sperimentale l’apertura di una sala destinata allo studio per consentire di drenare la richiesta di spazi che in alcuni periodi dell’anno la biblioteca Paolo Borsellino non riesce a soddisfare”.