Mancano pochi giorni alla canonizzazione di Giovanni Battista Scalabrini, che il 9 ottobre sarà proclamato santo da Papa Francesco. Nato a Fino Mornasco l’8 luglio 1839, nella sua esistenza si è contraddistinto in particolare per l’impegno nell’assistere spiritualmente gli italiani emigrati all’estero. Questo lo portò a fondare la Congregazione dei Missionari di San Carlo e delle Suore Missionarie di San Carlo Borromeo.
In vista della canonizzazione del beato Scalabrini, nominato vescovo di Piacenza nel 1875 da papa Pio IX, l’attuale vescovo della città, monsignor Adriano Cevolotto, offre una sua riflessione sul messaggio lasciato dal beato in tema di migrazione e cura dei migranti. “Un uomo con la dimensione missionaria nel sangue – ha detto monsignor Cevolotto riferendosi al beato Scalabrini – La sua testimonianza ci fa capire che la cura del migrante non può essere demandata a nessuno, la Chiesa deve farla propria. La presenza dei migranti rappresenta una risorsa, non un problema”.
La messa di canonizzazione in piazza San Pietro a Roma avrà inizio alle 10.15. L’evento sarà trasmesso in diretta da Espansione tv.