(ANSA) – ROMA, 01 OTT – La Danimarca e la sua provincia autonoma di Groenlandia hanno deciso di avviare un’indagine congiunta per fare luce su una nuvola oscura del recente passato, quando negli anni ’60 e ’70 Copenaghen – questa l’accusa – impose un programma di controllo delle nascite surrettizio, impiantando a migliaia di donne, ragazzine, e perfino bambine Inuit, la spirale come contraccettivo preventivo. Un’imposizione che molte di queste donne della comunità ricordano come un trauma, che hanno raccontato alla Bbc. Fra queste Naja Lyberth, che ricorda che a 13 anni durante una visita medica di routine a scuola il medico le intimò di presentarsi in ospedale dove le venne applicata la spirale. "Non avevo idea di cosa fosse, perché il medico non mi spiegò niente o chiese il mio permesso", racconta. "Avevo paura, ma non potevo dirlo ai miei genitori. Non avevo mai neanche dato un bacio a un ragazzo", dice Naja che oggi, a 60 anni, ha creato un gruppo su Fb per condividere ricordi, esperienze e opinioni su quel trauma,raccogliendo l’adesione di circa 70 donne. Negli ultimi anni un’inchiesta giornalistica intitolata "Spiralkampagnen" (la campagna della spirale) ha stimato che le donne Inuit della Groenlandia anche di 12 ani o meno, sottoposte loro malgrado a questo tipo di contraccezione preventiva fossero almeno 4.500 solo fra il 1966 e il 1970, e che la pratica sia poi continuata fino alla metà degli anni ’70, non solo in Groenlandia, ma anche in Danimarca fra gli studenti della comunità. L’indagine congiunta durerà due anni per far luce sulla radice di quelle decisioni del governo danese e su come si svolse il programma, ha detto il ministro della Sanità danese, Magnus Haunicke. Da quando la grande isola artica cessò di essere una colonia danese e divenne provincia autonoma nel 1953, piani di modernizzazione migliorarono e capillarizzarono il sistema sanitario groenlandese, riducendo drasticamente malattie e mortalità infantile, e il frutto fu un "boom" di nascite fra fine anni ’50 e inizio anni ’60, toccando il raddoppio della popolazione dell’isola nel 1970. Il programma ha quindi dimezzato la crescita della popolazione. (ANSA).