“Non riuscivo a superare l’esame, sono stato bocciato ripetutamente e alcuni amici mi hanno consigliato la strada dell’aiuto esterno”. Ha ammesso subito le sue responsabilità e ha spiegato senza giri di parole la situazione il 21enne di Milano scoperto e denunciato dagli agenti delle volanti della questura di Como mentre cercava di superare l’esame di teoria per la patente di guida con l’inganno.
Tentativo fallito. Non solo, all’ennesima bocciatura si è aggiunta questa volta anche una denuncia. La contestazione è quella prevista dalla legge 475 del 1925, che punisce chiunque presenti opere di altri per superare esami o concorsi pubblici.
L’intervento della polizia in motorizzazione a Como non è certo un fatto nuovo. Il copione del tentativo di truffa è tristemente noto. Solo pochi giorni fa, i poliziotti avevano scoperto e denunciato anche un suggeritore esterno. Nella quasi totalità dei casi però, i candidati scoperti sono stranieri provenienti da fuori provincia. Nell’ultimo caso, quello del 21enne, si tratta invece di un ragazzo residente non sul territorio lariano ma italiano.
Gli agenti delle volanti sono intervenuti dopo che il funzionario della motorizzazione ha notato comportamenti sospetti del candidato. I poliziotti hanno atteso la fine della prova e poi hanno avvicinato il 21enne per un controllo. La maglietta indossata dal ragazzo aveva un piccolo foro e sotto gli abiti erano nascosti modem, telecamera e strumenti per mostrare all’aiutante esterno la scheda con i quiz. Il piccolo auricolare per ricevere i suggerimenti completava il kit per superare l’esame.
Proseguono gli accertamenti per individuare il complice esterno. Il 21enne non avrebbe fornito indicazioni.