I creditori salvano il Casinò di Campione d’Italia. Il piano di concordato che ha permesso la riapertura della casa da gioco ha ottenuto il parere favorevole della maggioranza dei soggetti chiamati a esprimersi sul documento. L’ufficialità si avrà solo alla chiusura dell’adunanza dei creditori, aperta in tribunale a Como il 19 settembre scorso. Era previsto infatti un periodo di 20 giorni per gli aventi diritto per esprimere il loro voto.
La strada però sembra ormai tracciata. I creditori sono divisi in quattro gruppi. Perché ci sia il via libera definitivo al concordato è necessario raggiungere la maggioranza di pareri favorevoli in ciascuna delle classi. All’apertura dell’adunanza è arrivato subito il via libera di due gruppi, Agenzia delle Entrate e banca e creditori chirografi. La maggioranza era ancora lontana invece per i creditori ordinari e gli ex dipendenti.
Nei giorni successivi i creditori hanno continuato a esprimere il loro voto ed è arrivata la maggioranza di pareri favorevoli in tutte le classi. I voti vengono raccolti dai commissari giudiziali Alessandro Danovi e Marco Minniti. La comunicazione ufficiale dovrà arrivare poi dal tribunale di Como allo scadere dei 20 giorni dall’apertura dell’adunanza.
Il piano di concordato, accolto dal Tribunale di Como, ha portato nel gennaio scorso alla riapertura della casa da gioco dell’enclave. Il bilancio dei primi mesi di attività, così come emerso anche dalle verifiche dello stesso Tribunale, è in linea con le attese. I numeri erano stati aggiornati in un’udienza convocata per verificare i contenuti del piano integrativo al concordato chiesto dai giudici. L’ultima parola spettava ai creditori e la strada ora sembra spianata.