Due condanne a quattro anni di carcere per lo spaccio di shaboo. La sentenza questa mattina in tribunale a Como, nel processo con rito abbreviato di due uomini, un filippino di 34 anni senza fissa dimora e un cinese di 31 anni residente a Cantù. I due sono stati arrestati venerdì scorso proprio nella Città del Mobile, al termine di un’operazione della polizia di Milano Lambrate.
Gli agenti del capoluogo lombardo hanno intercettato i due uomini all’esterno di un bar a Cantù. Hanno poi controllato anche l’abitazione del 31enne cinese. Complessivamente, i poliziotti hanno sequestrato circa 25 grammi di shaboo, oltre a mille euro in contanti. Quando sono stati fermati e poi di nuovo in aula, i due fermati hanno provato a giustificarsi parlando di droga destinata al consumo personale. Una versione ritenuta non credibile e che non è servita ai due ad evitare l’arresto.
Lo shaboo è una droga sintetica dieci volte più potente della cocaina. Secondo gli esperti, crea dipendenza dalla prima dose. E’ venduta in cristalli da un decimo di grammo che possono costare da 80 a 100 euro. A Como erano già stati effettuati alcuni sequestri di questa sostanza stupefacente. Nel 2019 in particolare un’operazione dei carabinieri era sfociata nell’arresto di 8 persone, 7 delle quali filippine.
A distanza di tre anni la nuova operazione a Cantù. Il cinese e il filippino arrestati sono comparsi oggi in aula in tribunale a Como, davanti al giudice Maria Elisabetta De Benedetto. Sono stati condannati entrambi a 4 anni di reclusione. L’accusa aveva chiesto pene di 5 e 6 anni. Sono in carcere al Bassone.