Fino alla prossima primavera le baracche di cantiere faranno parte del lungolago di Como. Una situazione provvisoria, nell’area a ridosso della biglietteria della navigazione, per consentire la prosecuzione dei lavori per le paratie antiesondazione, ma che di certo non passa inosservata. A due passi da piazza Cavour i container rossi e grigi sono ben evidenti e limitano la vista lago.
Le grandi manovre annunciate a inizio settembre sono diventate dunque realtà. Le baracche sono state spostate dalla zona di Sant’Agostino alla passeggiata di Lungolario Trento. Nei giorni scorsi le operazioni di preparazione. Via oleandri e siepi, nuova recinzione e nuovo camminamento per garantire il passaggio dei pedoni. Le strutture occupano una quarantina di metri verso i giardini a lago. Il tratto dove – durante l’estate – si concentravano le lunghe code dei turisti in attesa di salire sui battelli.
L’area delimitata ospita i box degli uffici, spogliatoi per gli operai e container per gli attrezzi.
Lo spostamento consentirà di procedere con la realizzazione della nuova pavimentazione del futuro lungolago nel tratto da Sant’Agostino alla Darsena. La conclusione di questa fase dei lavori è prevista per fine anno. Nei mesi successivi e – secondo l’ultimo cronoprogramma – fino al prossimo 31 marzo toccherà al tratto fino a piazza Cavour. Poi si passerà all’ultima porzione fino ai giardini a lago.
La maxi opera
L’inizio dei lavori sul lungolago risale al 2008, ma della maxi opera che supera i 30 milioni di euro – si parla da più di 30 anni.
“I container resteranno in quella posizione fino alla primavera 2023” spiega l’assessore all’Urbanistica del Comune di Como, Enrico Colombo.
Cittadini e turisti dovranno quindi convivere con le baracche in uno dei punti più belli della città, la speranza è che si tratti di uno degli ultimi sacrifici prima di vedere il nuovo lungolago.