Richiesta di ore di cassa integrazione in calo a Como nel mese di agosto. Segno meno sia rispetto a luglio sia confrontando il dato con quello dello stesso mese del 2021. La diminuzione è confermata anche analizzando i numeri dei primi otto mesi dell’anno e paragonandoli a quelli del periodo da gennaio ad agosto dello scorso anno.
I numeri emergono dall’ottavo rapporto della Uil del Lario sulla cassa integrazione. L’analisi mostra però anche una crescita ad agosto rispetto a luglio della cassa integrazione straordinaria. “Questo dato sta a significare che è in atto un processo di riorganizzazione per crisi aziendale – sottolinea il segretario generale della Uil del Lario Salvatore Monteduro – Questo è molto preoccupante in quanto sono a rischio i posti di lavoro”. “Per il futuro – continua Monteduro – preoccupano le conseguenze derivanti dall’incremento del costo dell’energia. Stiamo già assistendo nel mese di settembre a una richiesta da parte delle aziende di cassa integrazione ordinaria. Ancora una volta dobbiamo evidenziare che un lavoratore in cassa integrazione ha un trattamento di integrazione salariale che comunque non gli permette di mantenere il salario abituale”.
Nei primi 8 mesi del 2022 sono stati mediamente più di 4.023 lavoratori in cassa integrazione nelle province di Como e Lecco. A questi si aggiungono quelli coperti dai fondi integrativi di solidarietà. “Moltissime famiglie, pur avendo un lavoro e un ammortizzatore sociale sono in difficoltà economica a far fronte ai bisogni di vita quotidiana – conclude Monteduro – Gli interventi messi in campo dal Governo non sono sufficienti a salvaguardare il potere d’acquisto dei lavoratori e pensionati. Ancora una volta il richiamo alle forze politiche a fare le dovute pressioni all’Unione Europea per imporre un tetto del prezzo del gas e chiedere interventi per coprire la cassa integrazione e gli ammortizzatori sociali, per attenuare l’impatto negativo della guerra”.