(ANSA) – BRASILIA, 22 SET – È scontro, in Brasile, sugli indici di povertà. Oltre un sesto della popolazione (33,1 milioni) soffre la fame, secondo un’indagine della Rete di ricerca brasiliana sulla sovranità alimentare e nutrizionale (Penssan), presentata la prima volta a giugno e riproposta in questi giorni da alcuni media. Il dato è stato contestato seccamente dal ministro dell’Economia, Paulo Guedes. "È impossibile avere 33 milioni di persone che soffrono la fame. Nonostante l’inflazione, il potere d’acquisto è preservato grazie a questo nuovo trasferimento di reddito", ha detto il ministro riferendosi ad ‘Ausilio Brasile’, il programma di welfare, lanciato dal governo di Jair Bolsonaro, che destina 600 reais mensili alle famiglie più colpite dalla crisi seguita alla pandemia di coronavirus. Nel suo studio, condotto tra novembre 2021 e aprile 2022, Penssan evidenzia che 33,1 milioni di brasiliani affrontano un livello "grave" di insicurezza alimentare, 14 milioni in più rispetto al 2020, anno dello scoppio della pandemia. Affermare che "33 milioni di persone hanno fame è una bugia: stiamo trasferendo denaro ai più poveri con Ausilio Brasile, che è l’1,5% del Pil", ha ribadito Guedes. (ANSA).