Il comasco Simone Anzani e gli azzurri ricevuti al Quirinale. Dopo il successo ai Mondiali di pallavolo in Polonia (ieri sera la finale vinta per 3-1 contro i padroni di casa) oggi la squadra, al suo rientro in Italia, ha ricevuto i complimenti del presidente della Repubblica.
Nel corso dell’incontro sono intervenuti il presidente del Coni, Giovanni Malagò, il numero uno della Federazione pallavolo, Giuseppe Manfredi, l’allenatore della Nazionale, Ferdinando De Giorgi, e il capitano Simone Giannelli. Nel gruppo anche il lariano Simone Anzani, tra gli uomini più esperti del gruppo azzurro che ha partecipato alla rassegna iridata.
Il Capo dello Stato ha rivolto un saluto di risposta ai presenti. “Complimenti intensi e sentiti” ha detto Mattarella. “E’ stata una serata non dimenticabile. Molti di voi erano già stati al Quirinale un anno fa, da campioni europei. Vedervi di nuovo è un grande piacere. Io seguo la pallavolo quando posso e alla vigilia avevo letto i commentatori che parlavano di una squadra molto giovane e che in teoria doveva partecipare al torneo per fare esperienza: in realtà sono convinto che ognuno di voi pensasse a conquistare il titolo. Ho molto ammirato il modo in cui il tecnico Ferdinando De Giorgi si è rivolto alla squadra durante le partite. La sua tranquillità ha contribuito a dare serenità al gruppo. Ho visto tutta la finale, dalla prima all’ultima battuta ed ho apprezzato la sportività del pubblico polacco. Il rispetto reciproco, del resto, caratterizza la pallavolo ed è un esempio per tutti gli altri sport. Adesso aspettiamo i Mondiali femminili, con la speranza che le vostre sorelle possano seguire la stessa strada”.
L’incontro con Draghi
Dopo aver lasciato il Quirinale, Anzani e gli azzurri si sono spostati a Palazzo Chigi, dal premier Mario Draghi. “Questo trionfo è l’ennesima dimostrazione del formidabile stato di salute di cui oggi gode la pallavolo in Italia” ha detto il presidente del consiglio, che poi ha aggiunto: “Dopo la delusione delle Olimpiadi il vostro movimento è ripartito con determinazione e con caparbietà. Ha fatto tesoro dei momenti di difficoltà, delle delusioni e anche delle sconfitte. Il vostro processo di crescita ci ricorda di che cosa sono capaci i giovani italiani. Avete mostrato freddezza nei momenti difficili, lucidità, consapevolezza dei nostri mezzi. Non siete soltanto dei professionisti, ma siete dei grandissimi campioni”.