L’impatto della pandemia sui giovani ticinesi. ll Consiglio di Stato, su proposta del Dipartimento della sanità e della socialità, nella primavera del 2021 ha deciso di incaricare la SUPSI (la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana) di svolgere una ricerca sull’impatto del Covid sulla salute mentale dei giovani, così da disporre di un’analisi e di una serie di raccomandazioni per poterne contrastare gli effetti.
Nella seduta del 7 settembre, il Governo ha preso atto dei risultati dello studio denominato ‘CoSmo – Covid e Salute Mentale dei giOvani’, che conferma le azioni delle politiche pubbliche avviate e previste in ambito di promozione, prevenzione, intervento precoce, nonché cura e riabilitazione delle forme più gravi di sofferenza.
Il progetto CoSmo si è sviluppato sull’arco di 10 mesi.
Periodo di “rottura biografica”
Per i giovani, riferisce lo studio, la pandemia è stata vissuta come un periodo di “rottura biografica”, che ha investito diverse aree di vita. Molto sollecitate le sfere della socialità, del tempo libero, della vita famigliare e della scuola. Sentimenti di isolamento e inadeguatezza. Uso eccessivo compensatorio dei social, difficoltà di autodeterminarsi, compressione dei propri spazi di vita. E ancora disorientamento nel passaggio alla didattica a distanza, mancanza di punti di riferimento e di occasioni di socializzazione sono alcuni dei fenomeni registrati. Per diversi giovani però emerge anche l’occasione di poter sviluppare degli aspetti positivi. Una maggiore responsabilizzazione, la riscoperta dell’affettività con i propri cari, la sperimentazione di nuove attività, la flessibilità scolastica. In generale, ne deriva un quadro, secondo il quale la pandemia abbia colpito in maniera differenziata. Con conseguenze maggiori per i giovani con minori risorse personali e sociali.
“Se il Cantone si è attivato ben presto con interventi di prevenzione e di sostegno sia a livello psicosociale che scolastico – si legge nella nota diffusa – la ricerca rinforza la validità delle piste d’azione avviate, così come rende attenti sull’importanza sia di attività di promozione della salute più generali, sia di focalizzare l’azione su iniziative mirate a target specifici, quali il sostegno ai giovani più vulnerabili e alle loro famiglie, l’intervento precoce, il rinforzo della dimensione dell’ascolto a scuola, la partecipazione e la messa a disposizione di spazi per attività informali positive.
Lo studio CoSmo è pubblicato sul sito della Divisione dell’azione sociale e delle famiglie del DSS.