(ANSA) – BRESCIA, 05 SET – Il gip di Brescia Francesca Grassani ha accolto la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura nei confronti del procuratore aggiunto di Milano Laura Pedio, co-assegnataria dell’inchiesta sulla presunta loggia Ungheria al centro dei verbali resi da Piero Amara. Lo hanno reso noto gli avvocati Luca Lauri e Alessandro Viglione, aggiungendo che è stato "confermato l’operato" della loro assistita. "Come sempre dichiarato e documentato dalla dottoressa Pedio – spiegano i due legali – è stata esclusa qualsivoglia omissione da parte del magistrato ed è stata ritenuta del tutto insussistente qualsiasi ipotesi di reato". Il procuratore aggiunto Pedio un anno fa era stata indagata dal pm di Brescia Donato Greco e dal procuratore Francesco Prete per omissione d’atti d’ufficio, in seguito alle denunce del pm Paolo Storari, il collega co-assegnatario del fascicolo sul cosiddetto ‘falso complotto’ Eni (da poco trasmesso sempre a Brescia). Le accuse mosse all’aggiunto, e ora cadute, riguardavano da un lato una presunta inerzia – contestata anche all’allora Procuratore Francesco Greco (pure lui archiviato) – nelle iscrizioni per procedere con le indagini sulle dichiarazioni di Piero Amara (rese dal dicembre 2019 e il gennaio 2020), dall’altro la gestione dell’ex manager della compagnia petrolifera italiana Vincenzo Armanna. In particolare erano state ipotizzate un mancato aggiornamento della sua iscrizione per calunnia e una "omessa valutazione" di una richiesta di misura cautelare proposta in ‘bozza’ dal pm Storari nei confronti di colui che è stato indicato come ‘grande accusatore’ nel processo milanese Eni Nigeria. Un caso di corruzione internazionale, quest’ultimo, che si è chiuso con le assoluzioni di tutti gli imputati in primo grado, mentre in secondo grado la Procura Generale di Milano ha rinunciato ai motivi di appello in modo da rendere definitiva la sentenza del Tribunale. Per entrambi l’udienza preliminare si aprirà il 21 settembre. (ANSA).