(ANSA) – ANCONA, 25 AGO – Non vuole lasciare il fidanzato italiano che non intende convertirsi all’islam e per questo viene aggredita dai genitori, in particolare dalla madre, finendo per ricorrere alle cure dei sanitari, con una prognosi lieve. La vittima è una ventenne di origine nordafricana. Il questore di Fermo Rosa Romano ha emesso nei confronti di padre e madre, residenti nella provincia, due distinti provvedimenti di ammonimento per violenza domestica ai sensi dell’art. 3 della legge n.119/2013. La conversione del giovane, da quanto si è appreso, sarebbe stata condizione essenziale per un futuro matrimonio. La coppia si sarebbe recata sul luogo di lavoro della ragazza e avrebbe scoperto che i ragazzi continuavano a vedersi, innescando la reazione dei genitori: il padre ha cominciato a inveire contro il giovane, la madre ha aggredito la figlia. Sul luogo sono immediatamente intervenuti gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, che hanno raccolto testimonianze dei presenti. E’ stata informata l’Autorità Giudiziaria che ha aperto un fascicolo a carico dei genitori, secondo la disciplina del "Codice Rosso", delegando ulteriori accertamenti alla Squadra Mobile, che ha raccolto altri elementi e altre testimonianze sulla difficile vita familiare della ventenne. I genitori sono stati convocato in Questura per la notifica degli ammonimenti, un avvertimento a cambiare atteggiamento nei confronti della vittima, pena la possibilità di misure di prevenzione più incisive. In un’ottica di prevenzione, alla coppia sono stati illustrati i percorsi da seguire presso le strutture specializzate della provincia in materia di soggetti maltrattanti, in base ai protocolli ‘Zeus’. L’ammonimento, ricorda la Questura di Fermo, è la prima forma di intervento atta a scongiurare gravi forme di violenza domestica (fisica, psicologica o economica), in ambiente familiare o nell’ambito dei rapporti di coppia, con coniugi o partener attuali o passati. (ANSA).