(ANSA) – BOLOGNA, 24 AGO – Una sala del sollievo è attiva da qualche settimana in pronto soccorso all’ospedale di Piacenza. È una stanza particolare, dedicata alle persone che arrivano nel reparto in condizioni di fine vita. L’obiettivo non è solo quello di mettere a disposizione uno spazio riservato, dove poter rimanere insieme ai familiari, ma anche poter contare su una sedazione palliativa che possa controllare la sofferenza. Saranno accolti pazienti affetti da patologie croniche e invalidanti, che si presentano in pronto soccorso con sintomi resistenti alla terapia e che necessitano di una sedazione palliativa profonda. Ma può anche accogliere persone che si rivolgono al reparto per una sedazione di emergenza, come una grave emorragia, crisi respiratoria o uno stato di shock irreversibile. "Abbiamo cercato di creare uno spazio nel Pronto soccorso – dicono i sanitari, come riferito dall’Ausl piacentina – dove il fine vita potesse essere un momento vissuto in modo intimo dai familiari, lontano dai campanelli che suonano, il sovraffollamento delle aree, il telefono che squilla a ogni ora, e quella terribile luce artificiale che conosciamo bene e che è capace di annullare il giorno e la notte uniformando il tempo". È aperta ai familiari 24 ore su 24, senza limite numerico, ed è gestita dai medici, infermieri e operatori sociosanitari del Pronto Soccorso secondo un percorso codificato. Garantisce silenzio, tranquillità, accudimento e ascolto, in accordo con il modello delle cure palliative, che richiedono una grande vicinanza e un basso impatto tecnologico. Nella stanza non ci sono monitor ma solo un grande murales realizzato da un’infermiera del reparto, Eleonora Rossi. Il disegno rappresenta un momento di passaggio, un’attesa e un cambiamento. A breve, grazie al contributo dell’associazione Il Pellicano Onlus, la sala sarà completata e resa più accogliente. (ANSA).