(ANSA) – NEW DELHI, 23 AGO – La Corte Suprema indiana ha ordinato all’azienda di prodotti ayurvedici Patanjali di smettere immediatamente di screditare la medicina allopatica nei suoi onnipresenti annunci pubblicitari. Patanjali è un impero multimiliardario fondato da Baba Ramdev, un discusso ex asceta indù autoproclamatosi guru: possiede due canali televisivi, migliaia di negozi monomarca, e distribuisce centinaia di prodotti per il benessere della persona e la cura della casa, dai dentifrici ai chiodi di garofano al sapone di mandorle e persino un disinfettante realizzato con urina di mucca. Nei suoi annunci pubblicitari la società scredita tutti i sistemi medici e farmaceutici che non hanno una base naturale, affermando che portano alla morte e a malattie incurabili e accusando i medici di essere degli assassini. I giudici della Corte Suprema hanno sottolineato che gli argomenti di Ramdev non hanno alcun fondamento. La settimana scorsa anche l’Alta Corte di Delhi aveva rimproverato il santone che "inganna il pubblico con i suoi attacchi ai vaccini antiCovid-19", e gli aveva ingiunto di non continuare a pubblicizzare il suo inutile Coronil. (ANSA).