La violenza sessuale, i calci, i pugni, le bottigliate. Probabilmente la vittima, una donna di 58 anni di nazionalità bulgara, dovrà anche essere operata per una frattura al braccio. La prognosi è di almeno 30 giorni, ma rischia di allungarsi. Le telecamere del tribunale di Como – già visionate dai carabinieri – hanno ripreso la brutale scena. In carcere è finito un 41enne pakistano che sarà interrogato nelle prossime ore. L’allarme è scattato nella notte tra sabato e domenica ai giardinetti di piazza Vittoria vicino al Palazzo di giustizia cittadino.
Era da poco passata mezzanotte quando le urla della donna hanno attirato l’attenzione di alcuni passanti che poi hanno chiesto aiuto. All’arrivo dei soccorritori e dei carabinieri i testimoni hanno raccontato di aver visto un uomo di circa 40 anni che si stava allontanando di fretta. La 58enne portata all’ospedale Sant’Anna, dove – sin dalle prime visite – è stato confermato un quadro compatibile con la violenza sessuale, avvenuta in una delle cabine telefoniche a pochi passi dal palazzo di giustizia.
L’uomo in fuga ha fatto poca strada. Rintracciato poco dopo in viale Varese in stato confusionale. E’ stato arrestato – con l’accusa di violenza sessuale – e portato al carcere del Bassone.
Si cerca di ricostruire la dinamica dell’aggressione. I due sono entrambi senzatetto. Lui non parlerebbe italiano e non risulta censito nella banca dati delle forze dell’ordine. Mentre la donna è ancora comprensibilmente sotto shock. In base a una prima ricostruzione sembra che i due non si conoscessero prima. La sera di sabato avrebbero iniziato a consumare qualche birra insieme, il cestino nei pressi delle cabine telefoniche era ancora pieno di bottiglie all’arrivo dei militari. Poi quando la 58enne avrebbe detto di non voler più bere sarebbe scattata l’aggressione. Da quanto è stato possibile apprendere entrambi avevano gli abiti intrisi di sangue all’arrivo dei soccorsi.