“Boom di clienti, poco personale”: è questo, come conferma Confcommercio Como, il grosso problema che sta affrontando tutto il comparto turistico sul Lario. Le strutture ricettive corrono ai ripari con chiusure anticipate o giorni di stop.
“La situazione purtroppo è ormai consolidata – dichiara il presidente degli Albergatori lariani, Luca Leoni – Mancano dipendenti. A Bellagio, così come in altre località sul lago, gelaterie e ristoranti hanno dovuto introdurre in piena estate il giorno di chiusura per far riposare il personale. La maggior parte dei ristoranti, inoltre, ha dovuto anticipare la chiusura serale”. Si tratta di scelte forzate, “attuate anche da molti locali del centro di Como”, sottolinea Graziano Monetti, direttore dell’Associazione di via Ballarini. “Non c’è rimedio, per tanti risulta impossibile fare turnazione. È difficile trovare locali aperti in centro il lunedì o il martedì sera”.
Anche gli albergatori faticano a trovare dipendenti. “La richiesta è enorme e supera il periodo pre-Covid. Chi ha il ristorante interno – spiega Leoni – ha dovuto ridimensionare la capienza della sala o non accettare clientela esterna”.
Diverse le cause della carenza di lavoratori nel turismo. “Gli stipendi sono troppo bassi – sottolinea il presidente degli Albergatori – Una cameriera prende tra i 1.100 e 1.200 euro per 40 ore settimanali. In Svizzera per le stesse mansioni, lo stipendio è tra i 2.500 e i 3mila euro. È evidente che i territori limitrofi sono molto più appetibili. Anche gli orari, spesso serali e che coprono il weekend, creano difficoltà nel reperire personale. Un altro grosso problema è il reddito di cittadinanza: chi lo percepisce spesso rifiuta il lavoro perché lo giudica poco conveniente. In tanti, infine, a causa della pandemia e delle restrizioni che hanno colpito duramente il settore, hanno deciso di riconvertirsi e cambiare settore. È necessario – spiega Leoni – l’abbassamento del cuneo fiscale, per dare agli imprenditori la possibilità di pagare di più i dipendenti ed essere concorrenziali rispetto alle altre attività”.
Intanto, il comparto punta sulla formazione del personale. “Abbiamo iniziato a organizzare le visite degli studenti di terza media negli alberghi – conclude Leoni – Vorremmo far capire ai più giovani quanto è bello questo lavoro, che ti permette di imparare altre lingue e di stare a stretto contatto con persone di tutto il mondo”.