Considerato il protrarsi dell’aggressione militare russa in Ucraina, ieri, mercoledì 3 agosto, il Consiglio federale ha emanato ulteriori sanzioni nei confronti della Russia. Il Consiglio federale ha dunque adottato anche le ultime sanzioni dell’UE nel settore dell’oro e dei prodotti in oro. I provvedimenti sono entrati in vigore il giorno stesso a partire dalle ore 18.00.
Risposta al protrarsi dell’aggressione russa all’Ucraina
In risposta al protrarsi dell’aggressione militare della Russia in Ucraina, il 21 luglio 2022 l’UE ha adottato nuove sanzioni (pacchetto definito di mantenimento e allineamento). Con la decisione del Consiglio federale del 3 agosto, la Svizzera attua i provvedimenti del pacchetto la cui adozione è urgente in termini di tempo o dal punto di vista del diritto materiale. Si tratta principalmente del divieto di acquistare, importare o trasportare dalla Russia oro e prodotti in oro. Da questo momento sono vietati anche i servizi connessi a tali beni.
Il pacchetto di mantenimento e allineamento
La Svizzera è determinata a contribuire alla lotta contro la crisi alimentare ed energetica globale. Il Consiglio federale osserva che nessuna delle sanzioni nei confronti della Russia è diretta contro il commercio di prodotti agricoli e alimentari fra Paesi terzi e la Russia. Per evitare interruzioni nei canali di pagamento, il Consiglio federale ha creato in analogia con l’UE due nuove deroghe per le transazioni riguardanti i prodotti agricoli e la fornitura di petrolio a Paesi terzi.
La Sberbank, la principale banca russa, è ora soggetta al blocco degli averi e al divieto di metterli a disposizione. Per garantire il regolare svolgimento delle operazioni o la vendita delle filiali di Sberbank sono previste nuove disposizioni derogatorie. Già il 29 luglio il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) ha aggiunto 54 persone e 9 organizzazioni ed entità alla lista delle sanzioni. L’elenco svizzero delle persone e delle organizzazioni sanzionate in relazione alla situazione in Ucraina è quindi pienamente in linea con quello dell’UE.
Nell’ambito del cosiddetto pacchetto di mantenimento e allineamento, l’UE ha inoltre apportato vari adeguamenti tecnici e linguistici ai provvedimenti esistenti. Il Consiglio federale ha incaricato il DEFR di modificare di conseguenza l’ordinanza in questione. Tali adeguamenti tecnici entreranno in vigore in un secondo momento.