(ANSA) – TORINO, 02 AGO – La mobilitazione contro il Tav in Valle di Susa è diventata "il principale terreno di scontro con lo Stato" da parte degli antagonisti, che nel corso del tempo hanno utilizzato "tecniche di guerriglia mutuate verosimilmente anche da altri territori di conflitto bellico (vedi il Kurdistan) e adattate al particolare contesto boschivo". E’ quanto si legge in una relazione inviata dalla Digos di Torino all’autorità giudiziaria nell’ambito dell’inchiesta sul centro sociale Askatasuna, sfociata nei giorni scorsi nel rinvio a giudizio di 28 militanti. Il dossier individua "gli ordigni esplosivi" e gli strumenti utilizzati nel corso degli attacchi al cantiere, tra cui un particolare dispositivo da lancio che per anni è stato un mistero per gli stessi investigatori. (ANSA).