La piscina di Muggiò, chiusa dall’estate del 2019, torna sotto i riflettori, dopo essere stata al centro della campagna elettorale. È il Partito Democratico a riportare l’attenzione sulla struttura, attorno alla quale ruotano le attese di centinaia di atleti e famiglie, che in questi anni di chiusura sono stati costretti a peregrinare tra i diversi impianti sportivi lombardi senza poter contare su una vasca olimpionica nel proprio territorio.
“Era lo scorso maggio quando l’allora candidato sindaco, Alessandro Rapinese, prometteva una variazione di bilancio per spostare i 9 milioni di euro destinati al project financing per la riapertura della piscina di Muggiò. – interviene Stefano Legnani, consigliere comunale del Pd – La promessa era chiara, le tempistiche anche: entro dieci giorni dall’inizio del mandato. Oggi siamo a circa un mese dal ballottaggio e gli equilibri di bilancio sono stati verificati e approvati nella settimana appena passata. Era l’occasione utile per mantenere la promessa data, entro i tempi, ma della variazione di bilancio per riaprire la piscina di Muggiò nemmeno l’ombra. Dopo le “sparate” in campagna elettorale – conclude Legnani – rimangono i problemi seri, complessi, che riguardano la vita quotidiana dei cittadini e che meritano delle risposte adeguate”.
A stretto giro è arrivata la replica del sindaco. “Non ho promesso quello che dice Legnani – ribatte Rapinese – Le sue affermazioni sono assurde. La variazione di bilancio sarà necessaria una volta individuato il percorso da seguire. Non posso fare in un mese quello che loro non hanno fatto in 28 anni. Nel mio programma elettorale ho annunciato un summit con i principali esperti del settore ed è quello che stiamo facendo. La piscina di Muggiò è per me un tema urgente sul quale mi sono attivato dal primo giorno. – spiega il sindaco – Da un mese i tecnici stanno effettuando sopralluoghi e ogni tipo di verifica. Abbiamo parlato con i vigili del fuoco, con Ats e con tutti i soggetti interessati per capire come agire. Stiamo aspettando dei feedback. Esistono problematiche amministrative, tecniche, impiantistiche che stiamo analizzando in ogni dettaglio prima di proporre una soluzione e arrivare a una decisione entro settembre”.