“Promesse evaporate di fronte alla realtà dei fatti”. L’opposizione incalza il sindaco di Como, Alessandro Rapinese, su due temi caldi. Le piscine di via del Dos e la sicurezza in via Anzani.
Via del Dos è una piscina di riabilitazione, utilizzata anche da disabili, gestita da anni dalla cooperativa Colisseum. La convenzione scadrà a fine luglio e il centro chiuderà. Rapinese ha annunciato che non procederà con la proroga perché mancano le condizioni tecniche per un simile atto. “Annotiamo la precipitosa retromarcia del sindaco dopo aver promesso a gran voce la proroga del servizio durante la campagna elettorale”, scrivono i gruppi consiliari di Svolta Civica (con a capo l’ex candidata sindaco Barbara Minghetti) e Partito Democratico. Proprio Minghetti, scrive sempre l’opposizione, al posto di Rapinese avrebbe “lavorato per tenere aperte le piscine, creando le condizioni in via straordinaria per concedere la proroga per il periodo necessario”.
Il secondo attacco riguarda via Anzani, dove – per mitigare i problemi di degrado e microcriminalità – Rapinese aveva promesso un’ordinanza anti-alcol. “Ieri sera – scrive l’opposizione – il ritorno alla realtà. Il sindaco ha detto che non emetterà alcuna ordinanza anti alcolici in via Anzani perché, dopo essersi confrontato con il prefetto, ha capito che non è lo strumento più adatto a contrastare la situazione di degrado della zona”.
Secondo Svolta Civica e Pd, si tratta di “una seconda clamorosa marcia indietro”.
Nell’articolo, sotto, il resoconto della seduta consiliare di ieri