(ANSA) – TORINO, 25 LUG – "Tema centrale per noi è quello della decolonizzazione, è un tema di cui spesso si parla, ma altrettanto spesso non si prendono le proprie responsabilità. Quindi non siamo tutti sulla stessa barca, siamo sullo stesso mare in tempesta". Così gli attivisti di Fridays for Future durante l’apertura dei lavori del secondo meeting europeo del movimento, iniziato a Torino con questa plenaria e che proseguirà fino al 29 luglio. "È chiaro – hanno aggiunto – che i Paesi occidentali debbano prendersi una responsabilità storica, riuscendo quindi a dare sempre più spazio a tutte e a tutti le attiviste che in giro per il mondo si battono e rischiano tantissimo per smascherare contraddizioni che ci travolgono. Noi qui abbiamo un privilegio che non dev’essere colpa, ma senso di responsabilità, perché avendo qualche problema in meno abbiamo il tempo e le energie per cercare davvero di dare spazio e immaginare un’alternativa". Per i Fridays For Future una delle più grandi delusioni della Cop26 (la Conferenza annuale delle Nazioni unite sul cambiamento climatico dello scorso novembre) è stata proprio "tutta la battaglia rispetto ai fondi da mettere a disposizione dei Paesi in difficoltà e impoveriti. Su questo, quando c’è da prendersi quelle responsabilità, si tituba troppo". "Siamo tutti insieme in un campeggio urbano – hanno sottolineato – per scambiarci idee e opinioni sulla pratica politica di lotta e resistenza, perché siamo convinti che non si possa essere giustizia climatica senza giustizia sociale". (ANSA).